Il futuro dell’ottica nell’era dell’omnicanalità

Il futuro dell’ottica nell’era dell’omnicanalità

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Il futuro dell’ottica è l’omnicanalità

Lunedì si è tenuto il Convegno di Monopoli, questa volta online, dove è emerso che per stare al passo con un mercato in evoluzione anche per via dell’emergenza sanitaria in corso, la parola d’ordine è investire: in digitale ma anche in aggiornamento professionale.

Luca Ciavarra, Executive Manager di +VISTA, ha ricordato che «siamo nell’era del digitale, quindi la multicanalità sviluppata in maniera coerente con il centro ottico è necessaria».

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ANCHE GLI OTTICI NE SONO CONVINTI: IL FUTURO È OMNICANALE

Per stare al passo con un mercato in evoluzione anche per via dell’emergenza sanitaria in corso, la parola d’ordine emersa dalla tavola rotonda di Monopoli è investire: in digitale, appunto, ma anche in aggiornamento professionale.

«Stiamo parlando ancora di vendita di prodotti, non di servizi o professionalità: dobbiamo vendere il nostro sapere e il nostro tempo, siamo ancora all’età della pietra nel mettere nel conto finale le nostre competenze – ha sottolineato Fulvio Guarneri – Dobbiamo sfruttare il web per favorire presso i consumatori la conoscenza di quello che sappiamo, non di quello che vendiamo: ho sempre venduto il mio nome, la mia esperienza, il valore aggiunto che riesco a dare al prodotto, sono un problem solver della gente non un semplice commerciante».

Fabrizio Beltrami, anche alla luce di quanto evidenziato dal Progressive Business Forum 2020, si dice pronto ad aumentare il potere di ascolto nei confronti della clientela, «a passare dallo storytelling allo storydoing, quindi a valorizzare la sartorialità sedendosi a fianco del cliente e fare un prodotto che vada bene per lui – ha affermato – Accentueremo, perciò, ancora di più il nostro tailor made, che deve essere accessibile a tutti».

Semi accessibile a tutti, gli ha fatto eco Domenico Concato, «perché il tailor made a basso costo è impossibile: l’importante è mantenere l’identità del negozio».

Quindi investimenti sul centro ottico e su se stessi, su fidelizzazione e personalizzazione: in sostanza sulla specializzazione. «Ma la specializzazione nasce dall’aggiornamento e la digitalizzazione permette di fare formazione in modo continuativo e non in una o due giornate, come quelle degli eventi fisici, ma per molti più giorni e on demand – ha affermato Ferdinando Fabiano, editore di questa testata, intervenuto al dibattito – L’ottico optometrista non deve limitarsi al commercio, ma deve mettere a disposizione dei clienti le proprie capacità professionali, anche nel post vendita: il commercio sta passando online, appropriatevi della vostra professione».

Fabio Carta ha ricordato, in linea con alcuni degli interventi al Convegno, che questa pandemia «ha permesso di tirare fuori qualcosa di sopito e di esplorare nuovi territori per la formazione proprio attraverso la digitalizzazione, con webinar e virtual convention ad esempio, favorendo così la personalizzazione anche nella contattologia».

Nicola Di Lernia, che ha moderato la tavola rotonda, ha concluso che siamo in una fase di profondi cambiamenti. «Uno degli appuntamenti più fisici del nostro settore in Italia, come il Convegno di Monopoli, è stato realizzato con successo online: questo e il Progressive Business Forum sono stati i due unici e innovativi eventi congressuali organizzati dall’ottica in Italia nel 2020».

A.M.

 

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